Introdotta una novità importante nella gestione dei controlli datoriali dei green pass dei lavoratori che a vario titolo popolano i locali aziendali.

Novità

Il DL 139/2021 di ieri ha difatti inserito il nuovo art. 9octies al DL 52/2021 introducendo il concetto di “preavviso” nei controlli.

Il datore di lavoro ha facoltà, infatti, di richiedere le certificazioni verdi ai lavoratori con preavviso.

Il preavviso deve essere parametrato alle specifiche esigenze organizzative volte a garantire l’efficace programmazione del lavoro.

Profili privacy

La nuova disposizione normativa ancor più porta a ritenere trattabile il dato relativo alla durata delle certificazioni verdi.

In assenza di tale precisazione (e della correlata possibilità di trattarla), difatti, si svuoterebbe di significato la nuova previsione e, con essa, la relativa ratio.

Profili organizzativi

Dal prossimo 15 ottobre 2021 e fino al 31 dicembre 2021, chiunque svolge attività lavorativa nel settore privato, a qualsiasi titolo, anche sulla base di contratti esterni, ai fini dell’accesso ai luoghi di lavoro, deve possedere e di esibire, su richiesta, la certificazione verde, anche con preavviso.

Conseguenze

I lavoratori senza certificazione verde sono considerati assenti ingiustificati fino alla presentazione della stessa, senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro.

Per i giorni di assenza ingiustificata non sono dovuti la retribuzione né altro compenso o emolumento, comunque denominato.

In caso di violazioni, sono previste sanzioni amministrative da 600 a 1.500 Euro.

Ferme le conseguenze disciplinari secondo i rispettivi ordinamenti di settore.

Riflessione

Una riflessione merita l’eccezione introdotta con riferimento ai soggetti esenti dalla campagna vaccinale.

La disciplina prevede che tali soggetti, sulla base di idonea certificazione medica, sono esentati dal controllo in ingresso del green pass.

Tale previsione non pare corretta considerando che il green pass è ottenibile anche per il tramite di guarigione o tamponi.

L’esenzione quindi dalla campagna vaccinale non può esentare, tout court, dai controlli in ingresso.